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FINANZA

Famiglie in affanno nel labirinto mutui

di Paolo Zucca

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Sabato 14 Giugno 2008

Provando a mettere in fila le buone notizie il materiale non mancherebbe. «Il Governo farà in modo che ci sia la portabilità gratuita per i mutui casa» ha assicurato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.

In settimana Banca Mediolanum ha annunciato interventi migliorativi a favore di clienti vecchi e nuovi per un valore complessivo di 65 milioni di euro. Che si traduce (da settembre) in un taglio medio dello spread sull'Euribor dello 0,64%, anche per i clienti che hanno già in corso un contratto a tasso variabile. In aggiunta, il presidente Ennio Doris ha lanciato una campagna per la conquista di nuovi clienti con l'offerta di condizioni favorevoli finora solo avvicinabili con le banche online (vedi tabella). «Grazie a questa flessibilità – scrive Banca Mediolanum – puoi già oggi abbassare la tua rata anticipando le opportunità che l'accordo Abi-Governo sta prevedendo dal 2009».

Altri operatori (vedi anche l'intervista ad Alfredo Sanguinetto) si stanno muovendo per venire incontro a chi è in difficoltà sui prestiti per la prima casa. «Noi abbiamo giá rinegoziato dallo scorso anno le rate dei mutui con nostri clienti» ha precisato Alessandro Profumo, amministratore delegato di UniCredit .
Non è beneficenza, come si può ben immaginare. Da sempre i banchieri, per le imprese e per i privati, hanno convenienza a mantenere in vita i prestiti favorendo allungamento delle scadenze ed evitando di mandare "in aceto" il finanziamento. La stessa convenzione Governo-Abi, tutta centrata sulla rinegoziazione (quindi con legame più stretto con la stessa banca), offre un'opportunità in più da valutare.

Come è noto l'accordo raggiunto fra le parti, e che riguarderà mutui con tasso variabile contratti prima del 2007 e per le rate in scadenza dal gennaio 2009, prevede che le banche aderenti propongano ai clienti (circa 1,2 milioni di famiglie) una ristrutturazione tale da ridurre l'importo della rata. Si avrà una rata certa (alla media del 2006) e l'eventuale differenza tra l'importo delle nuove rate e quello che il mutuatario avrebbe dovuto pagare viene accantonata in un conto accessorio su cui maturano interessi passivi (tasso Irs a 10 anni maggiorato dello 0,50%). Gli interessi verranno rimborsati con rate aggiuntive. L'Antitrust, favorevole alla convenzione Abi, ha chiesto a Governo e Parlamento di favorire la riduzione «dei tempi e dei costi delle procedure di trasferimento del rapporto contrattuale». Ma le buone notizie potrebbero essere anche altre.

La congiuntura dei tassi ufficiali e di mercato va però in direzione opposta e annulla il potenziale benefico di tali novità. L'Euribor a tre mesi giovedì si è riportato a ridosso della soglia del 5% (il 6 giugno era salito al 4,97% il massimo dal dicembre 2000) e nonostante le rassicurazioni il mercato è convinto che la Bce, preoccupata dalla fiammata d'inflazione, muoverà i tassi ufficiali al rialzo. Una volta, o forse anche più. In queste condizioni alle famiglie a rata variabile (e apprensione crescente) non resta che individuare la migliore via d'uscita.

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